Sicurezza idraulica - Consorzio della Bonifica Burana

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 La funzione di scolo della bonifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Polo idraulico Pilastresi

 

In pianura, il principale compito del Consorzio della Bonifica Burana è di garantire la sicurezza idraulica del territorio grazie alla gestione della capillare rete di canali e di opere idrauliche che permettono di allontanare l’acqua in eccesso, al fine di salvaguardare da possibili allagamenti i grandi territori racchiusi tra gli argini dei fiumi Po, Secchia, Panaro e Samoggia.
I canali di bonifica accompagnano in modo ordinato le acque superficiali in eccesso, non trattenute dal suolo, da monte verso valle: percorsi obbligati, che seguono tracciati spesso collaudati da secoli, dove confluiscono i flussi delle precipitazioni per essere poi recapitati nei fiumi Panaro e Po e raggiungere, infine, il mar Adriatico. I canali raccolgono le acque che piovono su campi, strade, piazze, zone industriali, identificandosi come vere e proprie vie d’acqua dalle funzioni plurime: allontanare, trattenere, derivare, distribuire, ecc.
Lungo le vie dell’acqua sono centinaia le intersezioni, i punti di distribuzione, i collegamenti; ogni situazione richiede più manufatti, manovre idrauliche, manutenzioni, conoscenza specifica, tanta esperienza e professionalità.

 

In particolare il Consorzio della Bonifica Burana gestisce 2.500 chilometri di canali, 52 impianti idrovori, 1 cassa di espansione, 67 stazioni di telerilevamento, 50 chilometri di fasce boscate e più di 2.000 manufatti: la presenza 24 ore su 24, associata alla competenza ed efficienza del personale e della struttura consortile nel suo complesso, garantiscono un buon funzionamento del sistema, sia per quanto riguarda l’allontanamento delle acque, sia per la loro reimmissione e distribuzione al servizio dell’agricoltura e dell’ambiente. 

 

Il sistema di bonifica del territorio di pianura è impostato sul principio della separazione tra le acque provenienti dai terreni alti e le acque provenienti dai terreni più depressi. Le Acque Basse, quando necessario, vengono immesse nei fiumi riceventi attraverso impianti idrovori; le Acque Alte sono regolate da chiaviche emissarie e/o impianti che recapitano nei fiumi riceventi, di norma, per gravità.

Il territorio di pianura è naturalmente ripartito in due grandi comprensori posti rispettivamente in sinistra ed in destra idraulica del fiume Panaro. Ognuno di questi areali è regolato da sistemi di scolo delle Acque Alte e delle Acque Basse facenti capo a canali collettori principali.

 

CANALI PRINCIPALI IN SINISTRA PANARO

  • Il Canale Diversivo di Burana raccoglie le acque di scolo di 17.900 ettari appartenenti al Bacino delle Acque Alte posto in sinistra Panaro (i territori più interessati sono: S. Prospero, Cavezzo, Medolla, Bastiglia, Bomporto, S. Possidonio) e le recapita in Panaro a Bondeno attraverso l’impianto di S. Bianca.

  • Attraverso il Canale Collettore di Burana, che sottopassa il Panaro alla Botte Napoleonica, i 56.700 ettari del Bacino delle Acque Basse scolano le acque direttamente nel Mare Adriatico tramite il Po di Volano. In caso di eventi di piena, con portata superiore ai 40 m3/s, le acque vengono dirottate all’Impianto Idrovoro Pilastresi per essere recapitate meccanicamente in Po. I comuni più interessati sono: Concordia s/S, Mirandola, S. Felice s/P., Camposanto, Finale E., S. Giovanni del Dosso, Quistello, Poggio Rusco, Magnacavallo, Borgofranco, Sermide, Felonica e Bondeno.

  • I Canali San Pietro, Diamante, Corlo, Formigine e Marzaglia raccolgono le acque di 4.400 ettari appartenenti alla zona di alta pianura in sinistra Panaro. I comuni interessati sono: Spilamberto, Vignola, Castelnuovo Rangone, Modena, Formigine.

 

  

 

 

 

 

 

Da sinistra: Canale Diversivo di Burana, Canale Collettore di Burana, Canale S. Pietro

 

CANALI PRINCIPALI IN DESTRA PANARO

  • Il Canale Collettore delle Acque Alte raccoglie le acque di 31.000 ettari appartenenti al Bacino posto in destra  Panaro e le riversa per gravità in Panaro attraverso la Chiavica Foscaglia a Finale Emilia. I comuni più interessati sono: Savignano s/P., S. Cesario s/P., Castelfranco E., S. Giovanni in Persiceto,  Nonantola, Ravarino.

  • Il Canale Emissario delle Acque Basse raccoglie le acque di 15.700 ettari di terreno appartenenti all’omonimo bacino posto in destra Panaro e le riversa in Panaro a Bondeno attraverso l’Impianto Idrovoro Bondeno-Palata. I comuni più interessati sono: Sant’Agata Bolognese, S. Giovanni in Persiceto, Crevalcore.

 

 

 

 

 

 

 

 

Da sinistra: Canale Collettore delle Acque Alte e Canale Emissario delle Acque Basse

 

 

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